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Etudes Australes - John Cage |
La sperimentazione è necessaria, è alla base dell'evoluzione, della crescita, della creazione e della nascita di qualcosa di nuovo, sia in campo artistico che in campo scientifico. Oggi volevo raccontare di quando uno dei pionieri della musica contemporanea, il teorico e compositore, John Cage, si buttò a sperimentare una fusione tra arte e astronomia, tra creatività e scienza. John Cage è noto per le sue creazioni non convenzionali, dove sicuramente non ha lasciato spazio a banalità e ripetitività, anzi, si è buttato senza vincoli e senza limiti a sperimentare il suono in tutte le sue forme. Forse lo conoscerete per la composizione " 4'33'' ", ossia, una registrazione di quattro minuti e trentatré secondi di puro silenzio; ma non è qui ed ora che approfondirò questa traccia, perché merita le giuste attenzioni e la giusta valorizzazione. Oggi volevo raccontare di quando in un lampo di genialità decise di sovrapporre le mappe astrali ai pentagrammi, per far "suonare" le stelle. Queste composizioni sono state scritte, trasferendo le costellazioni sul pentagramma, trasformando quindi le stelle in note, ma lasciando in parte libera interpretazione riguardo a intensità, durata e altezza. Sulla base di questo principio compose un'opera orchestrale "Atlas Eclipticalis" (1961-62) e gli "Etudes Australes" (1974) studi per il pianoforte. Non si tratta propriamente di composizioni alle quali le nostre orecchie sono abituate, ma non solo. Anche per il pianista, suonare gli "Etudes Australes" è molto complicato, in quanto entrambe le mani hanno da seguire sia un pentagramma in chiave di basso che uno in chiave di violino. Questo comporta il fatto che il musicista debba trovarsi ad incrociare le mani. Forse non apprezzerete (faccio fatica anche io) questo studio, ma senz'altro la curiosità di conoscere e sentire come suonano le stelle, ora si fa sentire! Ora vi lascio due link: il primo per poter apprezzare visivamente il pianista suonare anche a mani incrociate, ma io vi consiglio caldamente il secondo per poter godere meglio del suono delle stelle in un percorso più mistico.
1)
Video - John Cage: Etudes Australes per pianoforte XIX
2)
Video - John Cage: Atlas Eclipticalis (1962) interpretati dal SEM Enseble di Petr Kotik.
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